Giordania

Un viaggio nato un po’ sulla scia della moda

lo ammetto, complici le ottime offerte di volo… ma che sono riuscita a personalizzare con entusiasmanti esperienze, assolutamente non sfiorate dal turismo di massa.

La nostra prima tappa, per esempio, è stata la cittadina di Madaba, regno indiscusso del mosaico bizantino, solitamente tagliata fuori dai circuiti turistici e che per noi invece rimarrà il ‘luogo del cuore’ della Giordania. Qui infatti ci siamo sentiti amorevolmente accolti da un popolo gentile, desideroso di elargire spiegazioni e raccontare aneddoti sui meravigliosi mosaici disseminati un po’ ovunque lungo le vie impolverate che si inerpicano per questa cittadine sospesa nel tempo.

Ottobre – novembre 2022

Il mondo in tasca - Giordania

Proprio per l’aria di autenticità che qui si respira (così difficile da trovare in un paese vittima in questi ultimi anni di una vera e propria esplosione del turismo), abbiamo deciso di tornare a Madaba anche l’ultimo giorno, sia per salutare nel migliore dei modi il paese, sia soprattutto perché qui abbiamo avuto modo di vivere un’esperienza fantastica, di quelle che amo inserire nei nostri itinerari e che rendono il viaggio speciale: la realizzazione di un mosaico interamente creato da noi.

Scendere dal Monte Nebo, da cui Mosè vide per la prima volta la Terra Promessa, verso il Mar Morto è una ripida serpentina di tornanti lungo i quali si accampano i beduini, e che regala bellissime vedute. Mentre sul Mar Morto, tappa imperdibile di un viaggio in Giordania, merita regalarsi giornate dedicate al relax, ai trattamenti di bellezza e a buffe nuotate, anzi a galleggiamenti. La spinta verso l’alto che si riceve appena entrati nelle calde acque sfida davvero qualsiasi legge fisica… provare per credere.

Un altro ‘luogo nascosto’ a cui non abbiamo potuto resistere è il Feynan Ecolodge, una struttura fantastica interamente votata all’ecosostenibilità al centro di una riserva naturale, dove vivere esperienze uniche, come per esempio sottoporsi ad una prova di trucco beduino… Ma è di sera che si entra in un mondo fantastico quando lungo i corridoi e le scalinate vengono accese centinaia di candele e sul tetto viene offerta una suggestiva, e molto professionale, lezione di astronomia.

Seguendo il prezioso consiglio di altri viaggiatori, il nostro primo approccio alla mitica Petra è avvenuto di sera, e per rendere tutto ancora più suggestivo, la sera di Ognissanti, Percorrere il siq, il lungo canyon che porta all’antica città leggendaria disseminato di lanternine, è molto scenografico; ma lo spettacolo sulla facciata del Tesoro non è nulla di che, se non fosse per l’atmosfera indubbiamente particolare.

Ma è il mattino dopo che l’esperienza prende davvero forma e le emozioni si intensificano: ad ogni passo nello stretto siq, dove le pareti rocciose spesso sembrano toccarsi e con l’alzarsi del sole si tingono di tutte le variazioni cromatiche dell’ocra, la curiosità aumenta sempre più e il cuore sobbalza… il canalone sembra infinito, come se non portasse in nessun posto, ,a poi quando meno te lo aspetti, all’improvviso, compare da una fenditura la facciata del Tesoro, la più famosa ed imponente tomba nabatea. Al suo cospetto lo stupore è immenso, e credo non dissimile da quello provato secoli fa dai carovanieri che giungevano qui la prima volta dopo viaggi estenuanti… e se per un attimo si chiudono gli occhi sembra ancora di sentire il vociare di mille lingue diverse, il calpestio di cavalli, dromedari, elefanti e la frenesia delle trattative commerciali in una profusione di colori, stili e culture.

Il mondo in tasca - Giordania

Per una giornata a Petra siate pronti a camminare per chilometri

e ad inerpicarvi su polverosi gradini… ma ogni fatica sarà ricompensata da monumenti incredibili e un’atmosfera sospesa nel tempo; va detto però che purtroppo ovunque si vedono asini picchiati con i bastoni ( a volte persino senza nessun motivo, solo per il gusto di farlo) e cavalli tanto stremati quanto terrorizzati, con morsi fatti addirittura di catene di ferro… questo triste aspetto ha tolto un po’ di magia a questa meravigliosa città, dove è davvero possibile tornare indietro nel tempo, e le mie figlie che non si sono mai lamentate per i tanti chilometri percorsi, hanno sofferto il maltrattamento degli animali. Speriamo che presto vengano persi provvedimenti e… mi raccomando: salite al Monastero a piedi ed evitate in ogni modo l’inutile sofferenza ai poveri asinelli; la vostra fatica sarà ricompensata da panorami mozzafiato e deliziose spremute di melograno nelle tende a strapiombo sulle rocce.

E dopo le meraviglie monumentali create dall’uomo nell’antichità, abbiamo raggiunto un vero spettacolo naturale: il Wadi Rum, un deserto dai mille colori, le cui rocce al tramonto sembrano prendere letteralmente fuoco, nonché regno di Lawrence d’Arabia. Al suo interno è abitudine alloggiare in campi tendati molto accoglienti e le uscite in jeep, o in dromedario, proposte sono molto divertenti e suggestive.

Noi abbiamo scelto di concludere il viaggio sulle spiagge di Aquaba, unica cittadina giordana affacciata sul Mar Rosso, che promette stupefacenti incontri acquatici. Il traffico marittimo però è terribilmente intenso e in acqua occorre stare attenti all’incessante via vai di barche a motore… lo splendore del Mar Rosso e le sue acque cristalline di anni fa sono ormai un lontano ricordo… qui il turismo è cresciuto ad un ritmo vertiginoso e l’impatto è stato devastante.          

Il mondo in tasca - Giordania - Reportage

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