Namibia

Da tanti anni desideravo compiere un grande viaggio in Namibia, attratta dalla maestosità dei suoi paesaggi, dalla vastità dei suoi spazi, dalle tribù autoctone che ancora mantengono, o almeno si sforzano di mantenere, la loro propria unicità.

Tante volte ho sorriso al cospetto di quanti mi chiedessero dove fosse la Namibia e perché volessi andare proprio lì anziché nei più ‘popolarmente conosciuti’ Sudafrica, o Kenya, o… In effetti questo meraviglioso grande paese può apparire una metà in solita per un primo approccio all’Africa Subsahariana, ma era proprio ciò che sognavo da sempre; ed è proprio quell’essere tanto sconosciuta da un turista distratto quanto invece amata dal grande viaggiatore che rende la Namibia ancora più affascinante.

Aprile 2019

Il mondo in tasca - Namibia - Reportage

Dopo aver trascorso quasi un mese in questo paese così spettacolare, attraversandolo da Nord a Sud, dai deserti infuocati alle coste avvolte dalle nebbie, sono tornata ancor più innamorata della sua unicità e varietà. Già, perché qui si trova in secondo Canyon (il Fish River Canyon) più grande al mondo che, sebbene decisamente meno vasto, a colori e scenografia non ha nulla da invidiare al famoso Gran Canyon dell’Arizona; le rocce del Damarland al tramonto sembrano prendere letteralmente fuoco, lasciando lo spettatore incredulo ed entusiasta; e le dune dai colori cangianti e dalle altezze vertiginose ammaliano e invogliano il viaggiatore di qualunque età a cimentarsi in folli corse lungo le loro creste che mutano al vento.

Ma ciò che più mi ha lasciato esterrefatta è l’unicità del passare in 8 km, dieci minuti di auto e non più, dal deserto arido ed infuocato alla costa celata dalla nebbia perenne, dove l’aria frizzante ti costringe ad abbandonare i pantaloncini corti a favore di giacche antivento e berretti; ed è così, quasi per magia, che in una sola giornata puoi osservare iene e crotali e poco dopo vivere incontri ravvicinati con foche e pinguini, come solitamente solo nei sogni accade.

Nonostante attendessi con trepidazione l’incontro con la popolazione Himba, tribù da me studiata in una tesi di laurea, e il trascorrere una giornata in un loro villaggio autentico mi abbia regalato forti emozioni e notevoli spunti di riflessione, non mi sarei mai aspettata di incontrare parecchi membri di questo affascinante popolo nei loro vestiti (o ‘non vestiti’) tradizionali per le stradine di Opuwo, nei supermercati e nelle banche…chissà per quanto ancora questo meraviglioso ma surreale contrasto sarà ancora possibile?

Sicuramente però la caratteristica namibiana che rimane più a lungo nel cuore, e a cui nessuna guida di viaggio e nessun racconto di un altro viaggiatore può prepararti, è la quantità e la varietà di incontri ravvicinati con una fauna unica è spettacolare. Sì, perché ovunque ti può capitare che una giraffa, magari con cucciolo al seguito, ti attraversi la strada, lo sguardo maestoso degli orici ti accompagnano per quasi tutto il viaggio, i rinoceronti qui sembrano rischiare ancora a sopravvivere serenamente, ed è impossibile immortalare in un’unica fotografia la varietà e la densità di animali attorno alle principali pozze del superbo Etosha National Park… dove tu rimani lì, immobile, quasi in estasi davanti a tanto splendore e credo sia persino plausibile sentirsi un pochino fuori luogo.

Il mondo in tasca - Namibia - Reportage

La Namibia mi ha trasmesso l’emozione di vivere un’Africa ancora vera ed autentica, dove il numero di animali supera nettamente quello degli uomini

che spesso è difficile incontrare a differenza della fauna, un paese dove non mancano eccellenti servizi, dove regna la pulizia e dove tutto è molto ben organizzato; qui non esistono malattie endemiche particolarmente pericolose e gli scontri politici sono ormai molto lontani. Per tutti questi motivi è un paese adatto davvero ad un viaggiatore di qualsiasi età. Personalmente sono partita con la mia famiglia, di cui fa parte una bambina di 7 anni e con anche mio padre di 67 anni, e posso quindi dire che è davvero un viaggio magnifico per tutti! Inoltre la scelta di viaggiare con la jeep attrezzata di tende sul tetto e l’equipaggiamento da campeggio permette grande libertà nei movimenti, splendidi safari in autonomia, ingressi prioritari nei parchi e il divertimento è assicurato ogni giorno.

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