Seychelles
Se è fuor di dubbio che io amo viaggiare
e non semplicemente andare in vacanza, è pur vero che ogni tanto una pausa prevalentemente votata al relax è salutare per la mente e per il corpo. Quando si è ventilata l’opportunità di andare alle Seychelles, complice un’ottima offerta voli e il desiderio di interrompere il freddo di fine autunno, subito ho storto un po’ il naso; poi però le immagini inviate da un’amica delle splendide spiagge e i suoi racconti entusiasti mi hanno velocemente convinta a partire.
Dicembre 2015
Nel mio immaginario, identificando le Seychelles come la tipica meta del viaggio di nozze super pubblicizzato dai cataloghi turistici, queste isole dovevano appartenere a quel “mondo fittizio” da cui cerco di stare alla larga, e già mi sembrava di vedere ragazze in spiaggia con eleganti vestitini e tacchi a spillo. Ma non avrei potuto commettere errore di valutazione più grande!
Le Seychelles si sono infatti rivelate un vero e meraviglioso paradiso selvaggio.
Ciò che stupidamente immaginavo e temevo forse avviene nei lussuosi resort dai quali la quasi totalità dei vacanzieri nemmeno esce, ma se si ha voglia di esplorarle, queste isole disperse nell’Oceano Indiano sapranno regalare a chiunque esperienze indimenticabili in paesaggi di una bellezza mozzafiato.
Sì, le spiagge da cartolina esistono davvero.
Sulle isole, ognuna con le proprie caratteristiche, si respira un’autentica atmosfera tropicale: le spiagge da sogno invogliano al dolce far niente, ma sono il premio raggiunto dopo piacevoli escursioni in bicicletta o brevi camminate rigeneranti tra la vegetazione; quindi bando alla pigrizia.
Va detto inoltre che le incantevoli distese bianche sono quanto di più lontano dalle caotiche spiagge turistiche; anzi, spesso se si ha sete bisogna allontanarsi e cercare un chioschetto lungo la strada disposto a preparare deliziosi frullati di frutta fresca, perché i bar praticamente non esistono.
Sì, le Seychelles sono inaspettatamente selvagge e rispecchiano tutta la loro anima africana; stupisce anzi lo scarso interesse degli abitanti verso il turismo: è un popolo particolarmente pigro, che non alleva e non produce praticamente nulla (tutto viene importato e i prezzi degli alimenti sono decisamente alti in effetti). Ma forse è proprio questo il segreto della loro unicità e bellezza.